Domande frequenti
Q- Quali sono le tipologie di biomasse che possono essere gassificate?
A - Senza dover andare in processi particolari è possibile usare impianti semplici per la gassificazione di tutte quelle biomasse a matrice ligno-cellulosica il cui contenuto di umidità non superi il 30%. Principalmente vengono impiegati: cippato di legna, scarti di potatura, tutoli di pannocchia, gusci di noci, ... Le biomasse più fini possono essere gassificate previa pellettizzazione se il contenuto di ceneri non è eccessivamente elevato.
Q- Quali sono le principali differenze fra combustione diretta e gassificazione?
A - La principale differenza è lo scopo del processo: la combustione punta alla generazione di solo calore, la gassificazione ha come scopo la creazione di un vettore energetico (syngas) da utilizzarsi a sua volta per scopi differenti. Le temperature di combustione del syngas possono essere maggiori ed auspicare a migliori efficienze di conversione termo-elettrica. Inoltre il gas è trasportabile e può essere usato come combustibile integrativo in impianti pre-esistenti.
Q- Quali sono le principali componenti di un impianto a gassificazione?
A - Un impianto per la gassificazione di biomasse è composto essenzialmente da un reattore di gassificazione, dai suoi ausiliari per il caricamento del combustibile e lo scarico delle ceneri/char e da un sistema di condizionamento del gas, filtraggio, separazione dei solidi in sospensione (polveri) e dei catrami. Nel caso il gas sia impiegato per la produzione di energia elettrica allora sarà presente un motore a combustione interna ovvero una turbina.