Vernici antisolari per il benessere animale

Il surriscaldamento estivo degli edifici è un problema sempre maggiore in tutti i settori a causa dell’aumento delle temperature medie estive e di una maggiore sensibilità al comfort delle persone e degli animali ricoverati all’interno delle strutture. Nel settore civile il problema è stato affrontato e risolto da tempo ricorrendo a sistemi attivi, che agiscono modificando la temperatura e l’umidità dell’aria, ed a sistemi passivi, che limitano i guadagni solari degli edifici limitando la percentuale della radiazione solare assorbita dagli stessi. Tra le soluzioni implementabili, le più efficaci sono sicuramente le seconde, le quali affrontano il problema alla radice, impedendo che l’energia del sole penetri all’interno degli edifici minacciando il benessere di persone e cose in essi contenuti. Tra queste vi sono gli schermi solari (schermi mobili o fissi, veneziane, …) e le finiture superficiali ad effetto antisolare, ovvero materiali quali vernici o membrane caratterizzate da elevate riflettanza solare ed emissività termica. La riflettanza solare è un parametro che quantifica la capacità di una superficie di riflettere la radiazione solare incidente, mentre l’emissività termica è un parametro che quantifica la capacità di una superficie di emettere energia sotto forma di radiazione termica. Una superficie caratterizzata da elevate riflettanza ed emissività è una superficie che è in grado di rimanere fresca anche sotto l’effetto dei raggi del sole impedendo il surriscaldamento degli edifici.  A differenza di soluzioni di tipo più convenzionale, come ventilatori, climatizzatori e sistemi di raffrescamento evaporativo o ad acqua corrente, le vernici antisolari non hanno bisogno di energia per il loro funzionamento. Finiture di questo tipo sono applicate con successo ad edifici civili ed industriali da oltre 20 anni negli Stati Uniti e da oltre un decennio anche in Italia. Come dimostrano gli studi condotti presso il Laboratorio per l’Efficienza Energetica dell’Università di Modena e Reggio Emilia (EELab), centro di eccellenza internazionale negli studi sulle proprietà antisolari dei materiali col quale Bioboost collabora stabilmente, il vantaggio ottenibile adottando una finitura di tipo antisolare sul tetto di una stalla per il ricovero di animali può essere estremamente marcato, potendo arrivare a ridurre fortemente, se non ad annullare, il fenomeno di aumento della temperatura percepita dagli animali per effetto del  surriscaldamento dei tetti. Il miglioramento può essere tanto più marcato quanto basse sono la riflettanza e l’emissività della superficie della copertura esistente di una stalla. I prodotti antisolari Bioboost per l'agricoltura hanno emissività termica del 90% e riflettanza solare oltre l'80%.