Trattamento rifiuti

La tecnologia moderna offre la possibilità di sostituire la raccolta differenziata tradizionale con un sistema di separazione ex post dei diversi materiali costituenti il Rifiuto Solido Urbano (RSU) indifferenziato. 

Un processo di questo tipo garantisce elevati livelli di efficienza di differenziazione dei materiali (oltre 70%), limitando notevolmente le emissioni e riducendo significativamente le quantità di rifiuti da smaltire in discarica o inceneritore. La separazione automatizzata dei materiali presenti nei rifiuti urbani indifferenziati è estremamente vantaggiosa dal punto di vista ecologico, in quanto risulta essere in grado di ridurre il numero di vettori a motore circolanti nelle città per la raccolta dei rifiuti differenziati con le conseguenti emissioni di anidride carbonica e di altri gas nocivi (per non parlare del traffico derivante dalla circolazione di tali mezzi).

Si tratta di un trattamento innovativo di tipo meccanico-biologico (TMB) che sfrutta principalmente le diverse proprietà di galleggiamento dei differenti materiali componenti gli RSU, ma risulta totalmente indipendente da sorgenti idriche. Il processo di separazione ex post si compone di una prima fase atta a separare gli oggetti ingombranti, seguita da un processo meccanico di frantumazione dei rifiuti in preparazione ai successivi trattamenti. Il passaggio attraverso una vasca di sedimentazione è la fase centrale del processo di separazione e permette di dividere la componente leggera (plastica e organico) dalla frazione pesante (metalli, vetro, ...). Le plastiche in sospensione, tritate e separate in un vaglio a tamburo dalla frazione organica, vengono avviate al riciclo.

La parte pesante subirà ulteriori trattamenti magnetici per la separazione dei metalli ferrosi e non ferrosi dal vetro. Un magnete di tipo overbelt permette, infatti, di captare la componente ferrosa, un separatore a correnti indotte separa i metalli non ferrosi, mentre la frazione vetrosa viene infine recuperata tramite un apposito separatore, che ne sfrutta le proprietà di galleggiamento. La frazione metallica può essere riciclata completamente in fonderia e/o acciaieria, a seguito di operazioni di pulitura, frantumazione ed eliminazione delle scorie. Lo scarto in uscita da questa serie di trattamenti, corrispondente al 20% circa del rifiuto urbano immesso, risulta essere ecologicamente non pericolosa e quindi smaltibile in discarica o inceneritore. La fase successiva, che segue la separazione meccanica, è il trattamento biologico della frazione organica rimasta. Si tratta di fatto di una matrice sulla quale è possibile eseguire un processo di digestione anaerobica (in assenza di ossigeno) per la produzione di biogas. Questo tipo di tecnologia presenta grandi potenzialità, associando allo stesso tempo ottime efficienze nella fase di separazione e possibilità di produzione energia elettrica e/o termica sfruttando il biogas in uscita dal digestore anaerobico.